17-11-2022
Eventi
Solennità di Cristo Re dell’Universo
Domenica 20 novembre verrà celebrata la Solennità di Cristo. Vediamo insieme da dove nasce tale ricorrenza che riconosce e celebra Cristo in qualità di Signore della storia e del tempo.
Essere Pontefice ha sempre voluto dire dover partecipare a numerosi appuntamenti internazionali, ma anche celebrare importanti ricorrenze. Dopo il viaggio in Bahrein e la Messa a San Pietro per la giornata Mondiale dei poveri, Papa Francesco si appresta questa domenica, 20 novembre, a celebrare ad Asti la Solennità di Cristo Re dell’Universo. Ma che cosa sarebbe esattamente la Solennità di Cristo?
Nella Chiesa cattolica il riconoscimento ufficiale della regalità di Cristo è sempre stato un fattore importante. Tanto importante fino ad arrivare alla presentazione di tre suppliche con la richiesta di istituire una festa liturgica che potesse proclamare i sovrani diritti della persona regale di Gesù Cristo e porre rimedio agli oltraggi che venivano fatti alla sua figura. Sarà poi nell’anno giubilare del 1925 che Papa Pio XI riuscirà, attraverso l’enciclica “Quas Primas”, ad istituire la festa in onore di Gesù Cristo. Originariamente la celebrazione era l'ultima domenica di ottobre, cioè la domenica precedente alla festa di tutti i Santi, ma con la nuova riforma del 1969 venne spostata all’ultima domenica dell’Anno Liturgico.
Tale festività nasce quindi anche dalla volontà di ricordare Cristo come Signore della storia e del tempo, a cui tutti siamo soggetti. D’altronde lo stesso Gesù Cristo affermò categoricamente la sua regalità di fronte a Pilato, una regalità che, come aveva confermato in passato Pio XI, era principalmente spirituale e di un regno dominato da verità e amore.
Alla luce di questo breve excursus storico riguardante la nascita e l'istituzione della Solennità di Cristo, non ci resta che attendere e partecipare alla celebrazione che si terrà questa domenica presso la cattedrale di Asti. Una partecipazione ad una festa che conclude l'anno liturgico, preparandoci al successivo periodo: l'Avvento. (Cristo Re, identikit della festa che chiude l’anno liturgico)
Nella Chiesa cattolica il riconoscimento ufficiale della regalità di Cristo è sempre stato un fattore importante. Tanto importante fino ad arrivare alla presentazione di tre suppliche con la richiesta di istituire una festa liturgica che potesse proclamare i sovrani diritti della persona regale di Gesù Cristo e porre rimedio agli oltraggi che venivano fatti alla sua figura. Sarà poi nell’anno giubilare del 1925 che Papa Pio XI riuscirà, attraverso l’enciclica “Quas Primas”, ad istituire la festa in onore di Gesù Cristo. Originariamente la celebrazione era l'ultima domenica di ottobre, cioè la domenica precedente alla festa di tutti i Santi, ma con la nuova riforma del 1969 venne spostata all’ultima domenica dell’Anno Liturgico.
Tale festività nasce quindi anche dalla volontà di ricordare Cristo come Signore della storia e del tempo, a cui tutti siamo soggetti. D’altronde lo stesso Gesù Cristo affermò categoricamente la sua regalità di fronte a Pilato, una regalità che, come aveva confermato in passato Pio XI, era principalmente spirituale e di un regno dominato da verità e amore.
Alla luce di questo breve excursus storico riguardante la nascita e l'istituzione della Solennità di Cristo, non ci resta che attendere e partecipare alla celebrazione che si terrà questa domenica presso la cattedrale di Asti. Una partecipazione ad una festa che conclude l'anno liturgico, preparandoci al successivo periodo: l'Avvento. (Cristo Re, identikit della festa che chiude l’anno liturgico)