La croce e il crocifisso: simboli pre-cristiani
24-11-2022
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La croce e il crocifisso: simboli pre-cristiani

Simbolo della morte di Cristo e del suo trionfo, ma anche di tortura del periodo pre-romano e romano. La croce viene già rievocata nelle documentazioni del periodo sumerico e cartaginese.
La croce è un simbolo cristiano riconosciuto in tutto il mondo, se non addirittura il simbolo più diffuso. In questo senso, la croce porta con sé molti significati, partendo in primis dal ricordo della Passione di Cristo, la sua conseguente morte e poi resurrezione. Insomma, ricorda molto l’esecuzione capitale della crocifissione che gli antichi romani avevano adottato come estrema punizione.

Come avevamo già visto in un articolo passato (Ichthys: Il simbolo del pesce nel Cristianesimo), inizialmente la croce era scarsamente presente nell’iconografia cristiana, questo soprattutto per via delle tante persecuzioni da parte dei romani. Non a caso, infatti, all’epoca i cristiani usavano il simbolo del pesce o dell’ancora, la cui forma ricorda molto una croce rovesciata.

Tuttavia, la croce e la crocifissione risalgono già al periodo pre-cristiano. I primi documenti a riguardo, infatti, fanno riferimento alla letteratura sumerica e alla cultura cartaginese, fino ad arrivare a Roma nel 217 a.C. Pare infatti che i Romani avessero appreso il metodo della crocifissione dai cartaginesi.

Dunque, è vero che la croce rappresenta la sofferenza e Passione di Cristo, inviato da Dio a soffrire e a morire sulla croce per la salvezza degli uomini. Allo stesso tempo però, occorre ricordare che la croce rappresenta anche il trionfo sulla morte, simbolo di fede e redenzione. (In che modo la croce è diventata il simbolo del cristianesimo?)