Antiche sono le radici del turismo religioso, il quale si è andato sempre più a sviluppare in risposta alle peregrinazioni da parte dei credenti. Basti pensare che già nelle culture politeiste, come l’antica Grecia, i pellegrini visitavano i santuari dedicati alle divinità alla ricerca di guarigione, saggezza e protezione.
Con l'avvento del cristianesimo come religione di stato nell'Impero Romano nel IV secolo, divennero particolarmente popolari i pellegrinaggi verso i luoghi legati alla vita di Gesù, come la Terra Santa, ma anche Roma o santuari dedicati alla Madonna. Tra i più noti quello della Madonna di Guadalupe, Madonna di Loreto e il santuario della Madonna di Lourdes, per citarne alcuni.
Nel corso del Medioevo aumentò il numero di coloro che si recavano in pellegrinaggio, questo perché i viaggiatori erano spinti non solo dalla fede, dalla devozione, ma soprattutto dall'aspirazione a ottenere indulgenze o perdono dei peccati.
Era di uso comune che durante questi pellegrinaggi le chiese e i luoghi di culto offrissero piccoli oggetti quali ad esempio
croci,
medagliette e
santini per ricompensare i pellegrini della loro visita o come gesto di gratitudine per le loro donazioni. Nel tempo questi articoli religiosi si sono trasformati in veri e propri souvenir, ovvero ricordi del viaggio e simboli di fede.
In sintesi, l'acquisto di
articoli religiosi dimostra di essere profondamente radicato nella storia delle diverse tradizioni religiose. Nel corso dei secoli, questa pratica si è andata così a sviluppare per soddisfare la domanda dei fedeli e dei turisti desiderosi di conservare un ricordo tangibile dei luoghi e delle significative esperienze religiose.