Il crocefisso realizzato da un prigioniero francese nel XIX secolo
26-07-2022
Curiosità

Il crocefisso realizzato da un prigioniero francese nel XIX secolo

Segno di sofferenza, ma anche di fede, la croce ha ispirato molti prigionieri durante le Guerre Napoleoniche. Ne è un esempio la croce realizzata con le ossa di animali.
Già nei tempi più remoti, il crocefisso ha rappresentato un segno distintivo, importante per l’identità dei cristiani. La croce, infatti, è sempre stata un segno di salvezza e di vita, un eterno richiamo alla vittoria della vita sulla morte. Il crocefisso è però anche segno di speranza e fonte di consolazione.

Proprio perché il crocefisso è espressione di fede, è capitato che durante il periodo delle Guerre Napoleoniche alcuni prigionieri cattolici avessero realizzato alcuni articoli devozionali, come il crocefisso di ossa. Abituati ai crocifissi di legno o ai crocifissi di metallo, certamente questi materiali non erano disponibili nelle carceri inglesi, ragion per cui molte di queste croci vennero realizzate con le ossa di animali. Tuttavia, i prigionieri più fortunati potevano accedere a qualche pezzo di legno riciclato da vecchie casse e creare così la base del proprio crocefisso.

Ad oggi uno di questi esemplari di croce del XIX secolo è esposto nel Museo della Croce (Museum of the Cross), primo museo dedicato alle innumerevoli varietà di crocefissi presenti nel mondo. Dopo dieci anni di preparativi, l’istituzione era quasi pronta ad aprire le sue porte ai visitatori, ma sfortunatamente ha poi dovuto posticipare l’apertura per via dell’avvento della pandemia. Ad oggi il museo è ancora chiuso, ma può essere “visitabile” virtualmente sulla sua pagina Instagram (Un crocifisso realizzato da un prigioniero di guerra).