Il mistero della Sindone. Nuove rivelazioni
06-09-2022
Curiosità

Il mistero della Sindone. Nuove rivelazioni

La nuova tecnica di WAXS, una tecnologia innovativa convalida la databilità del lenzuolo di lino appartenuto a Cristo e conservato oggi in una teca del Duomo di Torino.
Di recente una nuova tecnologia a raggi X avrebbe confermato la datazione della Sacra Sindone, reliquia tutt’ora conservata all’interno di una teca di vetro, presso il Duomo di Torino. In base ai risultati di ricerca, questa risalirebbe a circa 2mila anni fa, più precisamente all’anno in cui Cristo venne crocifisso. L’esito di quanto appena scritto è stato dimostrato dall’innovativa tecnica di datazione WAXS.

Il metodo utilizzato dai ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) farebbe capo a un tipo di diffusione grandangolare dei raggi X per esaminare più nel dettaglio l’invecchiamento naturale della cellulosa che si trova in un frammento del lino Sinodico. Alla luce dei risultati, lo stesso scienziato del CNR, Liberato De Caro, avrebbe così confermato la databilità della Sindone. Questa, infatti, avrebbe oltre i sette secoli che le erano stati stimati nel 1988 da degli scienziati che l’avevano analizzata con la tecnica al carbonio 14.

Interessante è quindi quanto riportato dallo scienziato De Caro che, dopo 30 anni di ricerche, è riuscito ad attestare la data più o meno esatta della Sindone. Ad oggi, possiamo dire che il lino Sinodico è una chiara testimonianza dell’autenticità delle sofferenze subite da Cristo, sofferenze che sono generalmente riportate in differenti articoli religiosi al fine di testimoniare la vicinanza del fedele al dolore di Gesù. Tra gli articoli più comuni sono sicuramente la collana con ciondolo o anche semplicemnte il crocifisso che viene appeso alle pareti delle case. (New Scientific Technique Dates Shroud of Turin to Around the Time of Christ’s Death and Resurrection)