L’altare di Bramante: un’illusione ottica e una sfida alle limitazioni architettoniche
06-10-2022
Architettura

L’altare di Bramante: un’illusione ottica e una sfida alle limitazioni architettoniche

Non in molti sanno che a Milano si nasconde una chiesa unica che al suo interno ospita un altare peculiare, esito di un’opera illusoria.
Milano e il suo Duomo sono certamente alcuni dei luoghi più visitati in Italia, ma non in molti sanno dell’esistenza della chiesa di Santa Maria presso San Satiro e dell’altare “fantasma” che questa vi ospita al suo interno.

A pochi passi dal Duomo vi è, infatti, una delle chiese più belle della città. Da molti sottovalutata, la chiesa di Santa Maria è in realtà un edificio unico nel suo insieme. La peculiarità di questa chiesa si nasconde all’interno delle sue mura. È dirigendosi verso l’altare, infatti, che si notano immediatamente le colonne e l’abside che pare diano un senso di profondità. In realtà si tratta di un’illusione ottica, in quanto lo spazio dietro all’altare stesso è poco meno di un metro.

L’ideatore di questo altare fu il noto architetto e artista del Rinascimento, Donato Bramante, lo stesso a cui si deve la realizzazione della basilica papale a San Pietro (Roma). Certamente l’architetto fu abile nel creare un’illusione che potesse far credere che dietro all’altare ci potesse essere un grande spazio formato da un’abside regolare, uno spazio che, man mano che si procede, ci si rende conto essere inesistente. Tuttavia la finta abside di 97 cm che vediamo oggi differisce da quello che fu il progetto iniziale di 9 m. Quest’illusione perfetta nasce, infatti, da quello che era un impedimento della diocesi nel costruire una chiesa di più ampie dimensioni. (Milano, l’altare che non c’è: incredibile illusione ottica nella chiesa a due passi dal Duomo)