Il potere delle vetrate colorate della Sainte-Chapelle di Parigi
Nell’edilizia di culto in genere ritroviamo i classici elementi architettonici come i portoni, i mosaici, ma soprattutto le vetrate. Nella creazione di queste ultime è importante, in genere, la scelta del tipo di vetro da utilizzare e il materiale impiegato per il suo sostegno, quale ad esempio le intelaiature in piombo.
Parlando di vetrate, possiamo dire che tra le più importanti e più belle opere architettoniche ritroviamo sicuramente la Sainte-Chapelle, un capolavoro gotico che si contraddistingue per la sua ampia collezione di 15 vetrate colorate. È proprio qui che scopriamo il più grande insieme di finestre istoriate di Francia (oltre 600 metri quadri), alte quasi 20 metri e che raffigurano scene di storie riprese dal Vecchio Testamento. Basti anche solo pensare che 1.113 sono le narrazioni richiamate su queste incredibili opere realizzate su lastre di vetro. Inoltre, nel complesso i muri di sostegno sembrano quasi scomparire, lasciando il posto al trionfo delle luci e dei colori. È qui che, insieme ai vetri colorati, la luce svolge una funzione primaria, creando un efficace contrasto con le scene rappresentate. Un ricco simbolismo che colora l’intero spazio architettonico, regalando ai fedeli un senso di trasporto dalla dimensione terrena a quella ultraterrena, dando un senso di avvicinamento spirituale a Dio.
In tal senso, non da meno è il ruolo del rosone della cappella, realizzato anch’esso sempre in vetro e carico di una ricca esplosione di colori. In questo caso la struttura di sostegno è visibile, ma di certo non si può dire che infastidisca l’occhio del fedele. Che siano vetrate di vetro soffiato, vetro placcato, vetro colato, ma anche vetro stampato, queste finestre istoriate sono sempre in grado di donare un fascino unico e sedurre lo sguardo di chi le ammira.
Dunque, possiamo dire che per gli edifici di culto come chiese o cattedrali, le vetrate hanno sempre risolto, da un lato, il problema dell’illuminazione e, dall’altro hanno conferito all’ambiente un tocco soprannaturale che richiama continuamente l’ultraterreno nella vita terrena dei fedeli. (Sainte-Chappelle)
