Pisside: diverse tipologie e principale utilizzo
18-03-2024
Cultura

Pisside: diverse tipologie e principale utilizzo

L’arredo sacro per eccellenza, custode delle sacre ostie. Ecco i principali modelli e caratteristiche della pisside.
Nella Chiesa cattolica, così come anche in molte altre confessioni cristiane, la pisside rappresenta un elemento cruciale per la custodia delle sacre ostie.

Il termine pisside deriva dal greco (pýxos) e fa riferimento al legno di bosso, ovvero il materiale principale che veniva adoperato inizialmente per la realizzazione di questi primi vasi contenitori. Un po’ come spesso accade nel tempo anche questo arredo sacro si è evoluto nelle sue forme. Inizialmente si avevano pissidi a forma di torre, che vennero poi sostituite da vasi sacri a forma di calice con coperchio sopra. Particolarità di quest’ultimo  modello è che in genere viene sormontato da una croce. Ad oggi è comune imbattersi anche in contenitori dal fusto più corto.

QUALI E QUANTI PISSIDI ESISTONO

Se una volta era comune notare pissidi in legno, oggi si prediligono quelle in metallo prezioso, come l’oro e l’argento, materiali che esprimono la dignità e il valore del corpo del Signore. Ma quali erano e sono le principali tipologie di questo arredo sacro?

La pisside a torre – un vaso a forma cilindrica generalmente realizzato in avorio, legno, osso, metallo o legno di bosso. Questa è la forma più antica.
La pisside crismatorio - un contenitore suddiviso in due parti: una centrale che custodisce le ostie e una inferiore dove è contenuto l’olio santo.
La pisside da viatico – si tratta di un modello di vaso cilindrico o piatto che veniva utilizzato al fine di portare l’Eucarestia presso l’abitazione del fedele anziano o malato
La pisside pensile – si tratta di un modello antico e particolare. Un contenitore sospeso sopra l’altare, il cui coperchio presenta uno spazio dove far passare la catenella per la sospensione.

BREVE CENNO STORICO DELLA PISSIDE

Fu solo a partire dall’IX secolo, che Papa Leone IV regolamentò ufficialmente la pisside come unico vaso liturgico destinato ad essere il contenitore dell’Eucarestia. Nel VI secolo, dopo il Concilio di Trento i sacerdoti iniziarono ad utilizzarla come contenitore per la conservazione e successiva distribuzione delle ostie ai fedeli.

Fisicamente la pisside appare come un vaso pregiato, che però va ben oltre all’estetica. Non a caso, infatti, ricordiamoci che facciamo riferimento ad un arredo liturgico che ha la funzione di conservare le ostie consacrate, poste all’interno del tabernacolo.