Il confessionale: un’invenzione tra decoro e discrezione
28-04-2022
Curiosità

Il confessionale: un’invenzione tra decoro e discrezione

Non solo un mobile dell’arredamento liturgico, ma soprattutto uno spazio intimo dove si concretizza il Sacramento della confessione.
L’idea della confessione risale già al periodo medioevale, quando il prete, nella sua veste di giudice, ascoltava all’orecchio i peccati del penitente inginocchiato. Prima della realizzazione del confessionale nei luoghi di culto come le chiese, le confessioni avvenivano in genere all’interno di case o canoniche, facendo tuttavia sorgere una serie di pettegolezzi, proprio per i luoghi in cui queste si tenevano. Nel tempo la confessione auricolare ha ceduto il posto all’importanza della privacy delle confessioni e ha dato vita a dei veri e propri confessionali dove poter confessare in confidenza i propri peccati. Facciamo riferimento ad ambienti piccoli, ma accoglienti, ottimi per il rispetto del carattere segreto delle ammissioni dei peccati dei fedeli.

Negli ultimi anni l’aspetto relativo alla privacy si è andato a rafforzare, tanto che le chiese richiedono sempre più spesso confessionali insonorizzati, esito di una richiesta proveniente soprattutto dal Giubileo del 2000. Questi confessionali, tuttavia, spesso sono anche il risultato di altre innovazioni tecniche. Non di rado i confessionali di ultima generazione, presentano anche sistemi di ricircolo dell’aria, così come impianti di climatizzazione interni, oltre ad impianti di illuminazioni, ottimi a creare la giusta atmosfera di riavvicinamento.

Ad oggi il confessionale, immancabile componente dell'arredamento liturgico, è il luogo perfetto della riconciliazione, in grado di trasmettere sempre più decoro e discrezione. Si tratta di un ambiente dentro il quale avviene il passaggio che consente di tornare a riconoscersi nella grazia, dopo una serie di vicissitudini che ci accompagnano nel corso della nostra vita. (L’invenzione del Confessionale, una storia di fede e cambi d’epoca)