13-07-2022
Viaggi
Pellegrinaggio a Częstochowa: alla scoperta del quadro della Madonna Nera
Da secoli il santuario di Częstochowa è meta prediletta dei fedeli in visita al dipinto della Madonna Nera con Bambino. Interessante è la storia delle cicatrici visibili sul quadro miracoloso.
Il turismo religioso è uno di quei cammini che risulta essere sempre più diffuso e apprezzato, permettendo ai fedeli di esplorare luoghi pieni di fascino e simbologie. Il pellegrinaggio è la sintesi di una consapevolezza nata dalla volontà di affrontare un'esperienza ricca di emozione, un viaggio maturato dove non si lascia spazio alle corse, ma ci si mette in cammino esplorando e conoscendo a fondo quanto di più viene offerto al viaggiatore.
Tra le tappe più consigliate c’è quella che viene considerata la culla dei santuari mariani, ovvero il santuario di Jasna Góra, a Częstochowa. È qui che tuttora si conserva il quadro Miracoloso della Madonna Nera con Bambino, che pare, secondo alcune storie, sia stato realizzato dallo stesso Evangelista Luca quando ancora la Madonna era vivente. L’icona venne portata a Jasna Góra nel 1382 dal principe Ladislao di Opole, il quale fece allora costruire il monastero sulla collina della città e dove i monaci paolini ebbere il compito di proteggerla.
Il quadro della Madonna Nera, tuttavia, appare oggi con delle cicatrici a forma di croce sulla sua guancia destra e sulla gola, esito della profanazione avvenuta nel 1430, durante le guerre degli Ussiti. Questi, infatti, profanarono il dipinto, gettandolo a terra e provocando con le loro sciabole un miracoloso sanguinamento. Nel corso degli anni sono state applicate diverse tecniche di restauro sul dipinto, ma pare che ogni volta le ferite della Vergine ricompaiano, come a voler ricordare le sofferenze inflitte.
Sin dal medioevo da tutta la Polonia si svolge il pellegrinaggio a piedi verso il santuario di Częstochowa dove è conservato il quadro della Madonna Nera ed ancora oggi, da giugno a settembre, diverse migliaia di fedeli continuano a recarsi in visita al santuario. Una pratica devozionale quella del pellegrinaggio che ebbe i suoi inizi nel medioevo e che tuttora continua a riscuotere grande attenzione ed interesse dai pellegrini di tutto il mondo. (Madonna di Czestochowa: quelle tracce di sofferenza sul volto di Maria)
Tra le tappe più consigliate c’è quella che viene considerata la culla dei santuari mariani, ovvero il santuario di Jasna Góra, a Częstochowa. È qui che tuttora si conserva il quadro Miracoloso della Madonna Nera con Bambino, che pare, secondo alcune storie, sia stato realizzato dallo stesso Evangelista Luca quando ancora la Madonna era vivente. L’icona venne portata a Jasna Góra nel 1382 dal principe Ladislao di Opole, il quale fece allora costruire il monastero sulla collina della città e dove i monaci paolini ebbere il compito di proteggerla.
Il quadro della Madonna Nera, tuttavia, appare oggi con delle cicatrici a forma di croce sulla sua guancia destra e sulla gola, esito della profanazione avvenuta nel 1430, durante le guerre degli Ussiti. Questi, infatti, profanarono il dipinto, gettandolo a terra e provocando con le loro sciabole un miracoloso sanguinamento. Nel corso degli anni sono state applicate diverse tecniche di restauro sul dipinto, ma pare che ogni volta le ferite della Vergine ricompaiano, come a voler ricordare le sofferenze inflitte.
Sin dal medioevo da tutta la Polonia si svolge il pellegrinaggio a piedi verso il santuario di Częstochowa dove è conservato il quadro della Madonna Nera ed ancora oggi, da giugno a settembre, diverse migliaia di fedeli continuano a recarsi in visita al santuario. Una pratica devozionale quella del pellegrinaggio che ebbe i suoi inizi nel medioevo e che tuttora continua a riscuotere grande attenzione ed interesse dai pellegrini di tutto il mondo. (Madonna di Czestochowa: quelle tracce di sofferenza sul volto di Maria)