I reliquiari e le teche sono oggetti di grande importanza nella liturgia cattolica, poiché contengono oggetti sacri che rappresentano la presenza di Dio e dei santi. I reliquiari, in particolare, custodiscono i resti di un santo o di un oggetto sacro, come un frammento della croce di Cristo o una ciocca di capelli di un martire. Questi arredi sacri sono venerati dai fedeli e utilizzati durante le celebrazioni come simboli della fede cristiana.
Le teche, invece, hanno una funzione più pratica, in quanto contengono oggetti religiosi durante la celebrazione della Messa ma possono essere anche trasportate con più facilità.
La teca infatti, può essere spostata in occasione di processioni o celebrazioni che si svolgono al di fuori della chiesa. Per questo è fondamentale che sia di altissima qualità e che si chiuda perfettamente.
Inoltre, l'utilizzo di una teca per l'esposizione risponde anche ad una questione di sicurezza. Infatti, la reliquia contenuta al suo interno, non deve essere esposta in modo non adeguato, poiché rappresenterebbe un rischio per la sua integrità e sacralità. Essa, quindi, serve a proteggere l'oggetto in questione e ad evitare che venga maneggiato in modo sbagliato.
Entrambi gli oggetti possono essere realizzati in diversi materiali e presentare decorazioni elaborate, ma la loro sacra importanza rimane immutata nel corso dei secoli.
La storia del reliquiario
La storia dei reliquiari risale al IV secolo ed è strettamente legata alla conservazione delle reliquie dei santi. Questi contenitori avevano il duplice scopo di proteggere e mostrare le sacre reliquie ai fedeli, considerate capaci di ottenere miracoli e guarigioni grazie all'intercessione dei santi a cui erano appartenute. Data la loro importanza, i reliquiari erano considerati oggetti molto preziosi e per questo erano generalmente realizzati con metalli lavorati in maniera artistica.
I primi reliquiari erano molto semplici nella forma e nei decori e venivano chiamati 'scrigni'. Erano spesso realizzati in legno, rappresentavano riproduzioni di chiese o monasteri e venivano utilizzati come arredi per luoghi di culto. Successivamente, intorno al IX secolo, divennero più diffusi i reliquiari contenenti i frammenti della Croce sulla quale era morto Gesù Cristo. Questi avevano la forma di croce ed erano realizzati in oro e argento, decorati con smalti e pietre preziose.
Dal X secolo, i reliquiari iniziarono ad assumere forme strettamente legate al tipo di reliquia da contenere. Venivano realizzati reliquiari a forma di mano, di teschio, di braccio e di altre parti del corpo umano. Questo rendeva ogni reliquiario unico e originale nella sua forma.
Nel medioevo, il feretrum era una forma di reliquiario piuttosto diffusa e veniva utilizzata per contenere l'effigie sacra o la reliquia di un santo. Dal tardo medioevo in poi, essi furono realizzati con materiali che permettevano di vedere la reliquia al loro interno. In questo modo, si rendeva più reale e significativo l'impatto sui fedeli.
Tuttavia, con la Riforma Protestante mossa da Martin Lutero, ci si oppose all'uso di questi arredi sacri poiché considerati oggetti di idolatria. In questo periodo, molti reliquiari vennero distrutti per recuperare i metalli preziosi con cui erano realizzati.
Nonostante questo, l'uso e la produzione di questi oggetti sacri continuano a persistere. Oggi, i reliquiari antichi sono esposti in musei o conservati all'interno di chiese e basiliche, testimonianza della fede e della devozione dei nostri antenati.